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La chiesa parrocchiale di Treggiaia
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La chiesa parrocchiale è
situata nel punto più alto del paese dove un tempo era la Rocca. Prese
l'attuale struttura quando, nel XII secolo, fu ampliata assorbendo
nell'occasione
la cappella privata dedicata a San Lorenzo (navata laterale
destra). Da quel giorno il nuovo tempio fu dedicato a due santi
importanti: San Lorenzo e San Bartolomeo.
Sul modesto piazzale si eleva imponente la bella facciata in
pietra arenaria in stile romanico. Quì, fino a circa due secoli fa,
secondo i costumi dell'epoca, era situato il cimitero e solo nel 1938 il
terrapieno venne scavato per ricavarvi il deposito dell'acqua potabile.
Al lato sinistro la Canonica, la cui facciata intonacata nel 1957
ha subito una leggera modifica nell'architettura del tetti per
consentire di ricavarvi una camera al piano superiore. Al lato destro
due porte immettono una nella navata riservata, secondo il costume
paesano, agli uomini e l'altra
alla sede della Compagnia del SS Sacramento. L'iscrizione
dell'anno MDCCXX incisa sul frontone della prima porta sta a
testimoniare che in quell'anno avvenne l'apertura per l'ingresso alla
navata.
Saliti i quattro scalini di pietra serena vi è il grande portale
di abete rifatto recentemente. E' sormontato da una lunetta riportata
alla luce al momento della disintonacatura della facciata avvenuta nel
1957. In tale occasione fu riportato alla luce un antico rosone che era
stato chiuso per far posto a due finestre rettangolari praticate per
consentire di installare l'Organo meccanico sopra la cantoria nel 1820
circa.
Nel vetro istoriato è raffigurato il volto di San Bartolomeo.
L'interno è a forma di croce latina, con le pareti lisce, prive di
finestre e di qualsiasi ornamento.
L'abside è a forma rettangolare. Nella parete frontale, in una
bellissima urna costruita in pietra serena, scolpita molto similmente
agli altari, è conservata la pregevole statua lignea di San Bartolomeo,
protettore del paese.
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Il campanile
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Il campanile è una struttra
massiccia a pianta quadrata di metri 3,40 di lato; l'altezza dino alla
sommità raggiunge i 16 metri. La sua costruzione in pietre e mattoni è
di qualche secolo posteriore alla chiesa. La data 1720 incisa in una
pietra che è murata all'esterno, è da attribuirsi ad un suo restauro. Il
fusto liscio e privo di intonaco termina con un cappello a terrazza
delle stesse dimensioni, però completato da cornici e feritoie ovoidali
che ne disegnano e abbelliscono la tozza struttura.
La cella campanaria ospita quattro campane denominate Campanello,
Ave Maria, Assunta e Campanone. Nel 1922 furono inaugurate le nuove
fusioni e la spesa fu sostenuta in massima parte col contributo dei
paesani.
Le campane sono fuse in ottimo bronzo e arricchite con decorazioni
floreali e immagini di santi e angeli tutte in oro zecchino. La
consacrazione fu fatta il 5 Marzo 1922 da Mons. Carlo Falcini, vescovo
di San Miniato, e l'inaugurazione il 18 dello stesso mese.
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